From | Collettivo contro la repressione |
Date | Sun 18:45 |
«Oggi è stata una bella giornata per l’Italia e l’Europa»: queste le parole del ministro dell’Interno italiano Minniti, a conclusione della giornata di ieri a Roma che ha visto decine di migliaia di persone manifestare contro l’Unione Europea, la NATO e l’Euro.
Il suddetto ministro,(già noto alle cronache mondane come fedele esecutore delle politiche dei governi D’Alema, poi sottosegretario ai Servizi Segreti dei governi Letta e Renzi e ora artefice delle “politiche soft” di riapertura dei CIE e di raddoppio delle espulsioni per gli immigrati in Italia..),ha però omesso di ricordare che il costo di questa “Grande Bellezza” romana è stato il fermo preventivo in questura per tutta la durata della manifestazione di 160 (centosessanta) compagni/e provenienti per lo più da Val di Susa, Torino e Nordest, impedendone di fatto la partecipazione.
Con questo provvedimento di stampo limpidamente fascista, il governo e lo stato imperialista italiano hanno inteso tutelare la (pacifica) firma apposta ai trattati dell’Unione, al fine di continuare le (pacifiche) politiche di austerità e di guerra a carico della classe e delle masse popolari indigene e immigrate.
Esprimendo la nostra solidarietà militante e di classe ai/lle fermati/e, ricordiamo l’adagio “Chi semina vento..”