Nell’ambito di una serie di iniziative internazionali a sostegno del rivoluzionario prigioniero Georges Abdallah, il Soccorso Rosso Internazionale e Samidoun promuovono e organizzano delle giornate di mobilitazione dal 14 al 24 ottobre.
Qui sotto pubblichiamo un appello scritto dal SRI in occasione della mobilitazione, insieme a un elenco di alcune iniziative solidali che si sono tenute e si terranno in sostegno del compagno e che terremo aggiornato.
Libertà per i rivoluzionari prigionieri!
Il 21 ottobre davanti alla prigione di Lannemezan avrà luogo la manifestazione annuale per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah. Su iniziativa della Rete di solidarietà verso i prigionieri palestinesi, Samidoun, dal 14 al 24 ottobre si svolgeranno delle giornate di lotta internazionale a sostegno del compagno prigioniero. Il Soccorso Rosso Internazionale s’associa completamente all’appello lanciato da Samidoun e invita a moltiplicare le iniziative davanti alle rappresentanze degli interessi francesi.
Georges è detenuto nelle carceri francesi da oltre 32 anni, nonostante sia considerato [dalla stessa legge francese] “liberabile” dal 1999. Dal suo arresto, avvenuto il 24 ottobre 1984, il compagno è stato oggetto di un regime d’eccezione per tutta la sua lunga carcerazione, anche a dispetto di una sentenza della Corte di cassazione che, nel 2013, ha stabilito la rimessa in libertà del compagno.
Due mesi dopo la sua prima condanna (4 anni di reclusione, luglio 1986) da parte del tribunale penale di Lione, lo Stato attua misure giurisdizionali d’eccezione che porteranno a un nuovo processo. Georges verrà condannato all’ergastolo nel febbraio 1987 da una Corte d’Assise speciale. All’epoca, l’avvocato di Georges era un agente dei servizi segreti francesi: ciò verrà successivamente scoperto e denunciato dopo il processo, senza che la sua regolarità fosse però messa in discussione. Le autorità si sono poi servite di ogni mezzo regolare e irregolare per impedire la liberazione di Georges, nonostante quanto stabilito in due occasioni dai tribunali competenti.
Come Georges ha scritto nel 2012: “Durante tutta la sua detenzione il prigioniero politico è sottoposto a un trattamento d’eccezione mirante a priori alla criminalizzazione della sua lotta. Leggi scellerate al servizio della repressione e della contro-rivoluzione preventiva crescono senza sosta come funghi in relazione dell’evoluzione della crisi e dell’attività dell’antagonismo rivoluzionario; tutto in modo naturale, niente che si opponga all’applicazione retroattiva di queste leggi, in particolare quando si tratta di prigionieri politici che rifiutano di arrendersi”.
Quanto detto per Georges Ibrahim Abdallah, dicasi per Nadia Lioce. Nadia è una militante delle Brigate Rosse – per la costruzione del Partito Comunista Combattente, detenuta dal marzo 2003 e sottoposta al regime carcerario previsto dall’art. 41-bis (isolamento totale) dal 2005.
Il 15 settembre è iniziato un nuovo processo contro Nadia Lioce a seguito della sua resistenza contro un ulteriore inasprimento delle sue condizioni detentive. Tali misure non sono dettate da ragioni di sicurezza. Il loro obiettivo è strettamente politico: spezzare la resistenza di Nadia e degli altri prigionieri, spingerli a capitolare.
La prossima udienza del Processo a Nadia è stata fissata per il 24 novembre, occasione per una nuova giornata di solidarietà e mobilitazioni.
Nadia Lioce, Georges Ibrahim Abdallah e gli altri compagni imprigionati da decenni pagano il loro rifiuto a rinnegare. Non scivolano mai in comportamenti vittimisti, ma danno al movimento di classe la loro resistenza quale elemento avanzato della lotta di classe, respingendo anche le proposte ricorrenti di “soluzione politica” e altre formule che significano resa e capitolazione. Dobbiamo apprezzare e sostenere questa coerenza e questo coraggio di Nadia e degli altri compagni prigionieri.
Solidarietà a Georges Ibrahim Abdallah, Nadia Lioce e a tutti i rivoluzionari prigionieri!
Soccorso Rosso Internazionale, 25 settembre 2017
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Berlino, presidio davanti all’Ambasciata francese, 21 ottobre.
Bruxelles, presidio davanti al Consolato francese, 20 ottobre.
New York, presidio davanti all’Ufficio di rappresentanza francese dell’ONU, 16 ottobre.
Lannemezan, manifestazione davanti al carcere in cui Georges è detenuto, 21 ottobre.
Dublino, presidio, 21 ottobre.
Marsiglia, meeting, 19 ottobre.
Bordeaux, meeting, 13-14 ottobre.
Villeneuve, meeting, 17 ottobre.
Tolosa, meeting, 20 ottobre.
Libano, conferenza, 7 ottobre.