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Cari/e compagni/e, cari/e amici/amiche,
All’alba di questo 37° anno di detenzione, eccovi di nuovo riuniti a pochi metri da queste mura abominevoli! Che emozione e che entusiasmo sapervi così vicini, in questo periodo di pandemia, blocco e coprifuoco! Questa mobilitazione di solidarietà nella diversità del vostro impegno mi apporta oggi molta forza e mi riscalda il cuore. Anzi, lungi dal passare inosservata, questa presenza solidale qui non lascia nessuno indifferente; dietro queste mura, crea un’atmosfera molto speciale di risveglio, entusiasmo e umanità. L’eco dei vostri slogan va oltre questo filo spinato e altre torri di guardia, risuona nelle nostre teste e ci trasporta lontano da questi luoghi sinistri.
Compagni, dopo tanti anni di prigionia e altrettanti anni di mobilitazione solidale, eccoci ancora insieme, fortemente risoluti, con immancabile determinazione, di fronte a questo 37° anno che si preannuncia ricco di lotte e speranze.
Certamente voi Compagni non ignorate che è anche grazie a queste diverse iniziative di solidarietà che possiamo resistere in questi luoghi cupi. Anni, lunghissimi anni di prigionia, mi rafforzano nella convinzione che di fronte alla politica di annientamento cui sono soggette le avanguardie rivoluzionarie prigioniere, sia sempre tramite la mobilitazione di solidarietà sviluppata sul terreno della lotta anticapitalista/antimperialista che possiamo fornire il supporto più significativo ai nostri compagni imprigionati, rafforzando così la loro resistenza.
Compagni, in questi tempi di crisi è chiaro che i detentori del potere del capitale cercano con tutti i mezzi di distogliere l’attenzione delle masse popolari dai veri interrogativi posti dalla crisi generale che scuote i pilastri del sistema. In questo periodo di pandemia nulla deve farci dimenticare che stiamo conducendo la lotta contro il Covid 19 nell’ambito del capitalismo, sotto il regno della borghesia, del valore e del profitto. Sappiamo tutti, Compagni, che questa battaglia non sospende la lotta di classe, loro cercano di coprirla con parole di circostanza ..
Occorre capire che chi critica la gestione di questa “crisi sanitaria”, senza combattere il dominio di classe che la ispira, ne complica la comprensione. Va detto che i propagandisti del sistema fanno sempre quanto occorre per deviare la rabbia delle masse popolari, soprattutto in tempi di crisi. I lavoratori, anche i meno politicizzati, sanno fino a che punto il sistema ospedaliero sia disposto a spendere oggi qui in Francia e forse anche molto più che altrove si attui il dominio della finanza sugli ospedali.
Compagni, come vedete, la crisi del sistema si è diffusa dappertutto molto prima della pandemia e peggiorerà ancora durante e dopo. Non occorre essere un esperto per vedere che stanno facendo di tutto per far sopportare alle masse popolari il peso di questa crisi, gettando nella miseria milioni di uomini e donne.
Da un Paese all’altro, le misure raccomandate al servizio del capitale sono quasi sempre identiche: far sostenere ai lavoratori i costi di mantenimento del loro moribondo sistema operativo. È chiaro, Compagni, che queste misure non fanno che amplificare la portata dei sinistri e accentuare ulteriormente la dinamica della crisi.
Compagni, per avanzare nella costruzione dell’alternativa rivoluzionaria appropriata, la convergenza delle lotte è più che essenziale. Il blocco storico dei lavoratori si costruisce e si struttura nella dinamica globale della lotta in tutte le sue componenti. Solo insieme, ed esclusivamente insieme, i proletari e le varie componenti delle masse popolari di questo Paese possono arginare e impedire la crescente importanza di tutti i processi di fascistizzazione in corso. Incoraggiamo sempre più Compagni a attivarsi per i vari processi di convergenza delle lotte a livello locale oltre che regionale e ancor di più a livello internazionale.
Come potete vedere, Compagni, la borghesia araba in maggioranza ora mostra in modo impeccabile il suo allineamento nel campo nemico. Ciò non manca, da un lato, di influenzare la lotta delle masse popolari palestinesi e, dall’altro, di affermare il ruolo speciale svolto dalla causa palestinese come una delle principali leve della rivoluzione araba. La Resistenza Palestinese ha e dovrà affrontare il blocco reazionario arabo-sionista diretto dalle potenze imperialiste.
Ogni giorno la Palestina ci fornisce ogni insegnamento in termini di abnegazione e coraggio di eccezionale significato. Più che mai le masse popolari palestinesi, nonostante tutti i tradimenti della borghesia, assumono il ruolo di vero garante della difesa dei propri interessi. Di fronte all’occupazione e alla barbarie dell’occupante, la prima risposta legittima da esprimere sopra ogni altra cosa è la solidarietà, ogni solidarietà, verso coloro che con il loro sangue affrontano la milizia dell’occupazione.
Le condizioni detentive nelle carceri sioniste stanno peggiorando di giorno in giorno, e come sapete Compagni, per affrontarle, la solidarietà internazionale si rivela un’arma essenziale. Naturalmente le masse popolari palestinesi e le loro avanguardie rivoluzionarie possono sempre contare sulla vostra mobilitazione e la vostra attiva solidarietà.
Che fioriscano mille iniziative di solidarietà a favore della Palestina e della sua promettente Resistenza!
Che fioriscano mille iniziative di solidarietà a favore dei “Fiori” e dei “Leoncini” palestinesi!
Solidarietà, ogni solidarietà ai combattenti della resistenza nelle carceri sioniste e nelle celle d’isolamento in Marocco, Turchia, Grecia, Filippine e altrove nel mondo!
Solidarietà, ogni solidarietà verso i giovani proletari dei quartieri popolari!
Solidarietà, ogni solidarietà ai proletari in lotta!
Solidarietà, ogni solidarietà verso le masse popolari yemenite!
Onore ai martiri e alle masse popolari in lotta!
Abbasso l’imperialismo, i suoi cani da guardia sionisti e altri reazionari arabi!
Il capitalismo non è altro che barbarie, onore a tutti coloro che vi si oppongono nella diversità delle loro espressioni!
Insieme compagni e solo insieme vinceremo!
A tutti voi compagni e amici/amiche i miei saluti rivoluzionari
Il vostro compagno Georges Abdallah
Nota a pié di pagina
“Fiori e Leoncini palestinesi”: i/le giovani palestinesi